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Bomboniere tra tradizione e artigianato
Non farò un trattato sull’origine e significato della bomboniera, quanto può risultare interessante leggere di un argomento che per alcuni versi è caduto nel disuso?
Ebbene, ciò di cui mi preme chiacchierare è l’evoluzione, il passaggio, i cambiamenti che questi piccoli oggetti carichi di significato hanno avuto nel corso del tempo, fino ad arrivare ai nostri giorni.
Nei miei ricordi di bambina (già, sempre quelli vividi e nostalgici perché, dopo una certa età, si fanno nitide le memorie del passato, al contrario di quello che accade magari il giorno o la settimana precedente, spesso confuso, dimenticato… Chissà perché?!).
Nei miei ricordi appunto rivedo gli interni delle credenze delle mie nonne, carichi di meraviglie da guardare e assaporare, strati su strati di tulle, piccole miniature in porcellana ( a ripensarle ora alcune tremendamente kitsch!), confetti bianchissimi che solo a guardarli sentivi la salivazione diventare incontrollabile, ma assolutamente da non toccare, vi era la proibizione più assoluta per questi gioiellini da conservare e custodire, simboli d’amore, di gratitudine, di amicizia , di riconoscenza.
Negli ultimi eventi ai quali ho preso parte, saltiamo quindi di qualche decennio, la partecipazione alla festa e alla gioia del momento passa anche attraverso il tavolo della confettata, un’imponente e scenografica esposizione di bontà di vari gusti, colori e ripieni, contenute in potiche di vetro di forme e dimensioni diverse. Non più quindi un dono che simboleggia il ricordo della condivisione della felicità, ma un’abbuffata di saccarosio con conseguente iperglicemia, in effetti un ricordo anche questo!!
Da qualche tempo mi è stata offerta la possibilità di collaborare con un’azienda che vende online prodotti tipici della Sardegna, dai gioielli in filigrana alle bomboniere in stile sardo, tutto rigorosamente artigianale. La ditta si chiama “La sorticula” e la vendita avviene tramite il sito http://www.tipicosardo.it
Delle bomboniere, naturalmente, mi occupo io.
L’aspetto che mi piace particolarmente di questa cooperazione è la fiducia e la mia piena libertà di creazione, l’apertura ai nuovi modelli che, pur rispettando la tradizione di racchiudere i confetti, offrono una visione diversa e un utilizzo dell’oggetto anche nel quotidiano, come ad esempio i piccoli segnapagina o le bustine.
Noto quanto si stia man mano riscoprendo, apprezzando e attribuendo il giusto valore all’artigianato, al fatto a mano, alle tradizioni del proprio territorio anche in questo settore. Sostenerle anche nei momenti di gioia e nei festeggiamenti delle ricorrenze sta diventando la vera tendenza.
Posso quindi concludere con un’esortazione alla ricerca del bello, del tipico, del non standardizzato, dell’originale in tutti gli aspetti della nostra vita.
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